La Liquidazione Periodica IVA in pratica

Con questo articolo affrontiamo la chiusura IVA  periodica (mensile o trimestrale) ed il relativo pagamento di eventuale IVA a debito, a mezzo F24. Vediamo in pratica come si esegue l’operazione, sia dal punto di vista pratico che contabile.

Periodicità IVA: mensile o trimestrale?

A seconda dei parametri di fatturato e della categoria a cui si appartiene si può optare per l’adesione alla liquidazione IVA trimestrale oppure essere obbligati alla liquidazione mensile. Per l’anno 2012 ad esempio possono optare per la liquidazione trimestrale le aziende che abbiano realizzato nel 2011 un fatturato minore di €400.000 come prestazioni di servizi, mentre il limite sale a €700.000 per tutte le altre imprese, sia commerciali che con attività mista. Faccio notare che possono optare, ma non sono obbligate. Se preferiscono rimanere nella periodicità ‘naturale’, quella mensile, possono farlo. Nel caso si scelga l’opzione trimestrale l’importo a debito dovrà essere aumentato dell’ 1% a titolo di interessi.

Come si calcola la Liquidazione IVA

IVA a Debito

Nel calcolo della liquidazione IVA periodica vanno considerati come IVA a debito tutti gli importi incassati dai clienti a titolo di imposta. Per fare un esempio, se emettiamo una fattura da €1.000,00 + IVA 21% avremo un importo IVA a debito di €210,00.

IVA a Credito

Vanno invece considerati a credito tutti gli importi IVA pagati ai fornitori: supponiamo di ricevere una fattura da €300,00 con IVA al 21%; avremo maturato un credito IVA di €63,00.

Casi Particolari

Ovviamente non è tutto semplice come sembra: ci sono alcune particolarità, come ad esempio l’IVA sugli acquisti che per alcuni prodotti/servizi non è interamente detraibile ma solo in percentuale oppure non è detraibile per nulla. Ad esempio sulla telefonia fissa e mobile la detraibilità è pari all’80% e ne vedremo un esempio in seguito.

Esempio pratico di Liquidazione IVA

Il calcolo algebrico fra IVA detraibile ed IVA indicata sulle fatture emesse rappresenta l’importo da versare se negativo o, se positivo, l’importo di cui si è a credito. Vediamo ora un esempio, come al solito svolto dal software di contabilità Amica, di come si presenta un calcolo di chiusura periodica IVA, in questo caso il mese di Gennaio.

Chiusura periodica IVA

Elaborazione della chiusura periodica IVA (click per ingrandire)

Come possiamo vedere, nella parte sinistra viene conteggiata l’IVA a credito, fatturata dai fornitori, mentre nella parte destra troviamo l’IVA a debito, cioè quella che noi abbiamo fatturato ai nostri clienti. La differenza tra i due importi fornisce il valore del debito IVA e quindi l’importo dell’IVA da versare per il mese di riferimento. Faccio notare come nella parte acquisti sia presente una parte di IVA indetraibile dovuta alla registrazione di una fattura fornitori per spese telefoniche che è detraibile solo all’80%.

Verificare i Mastrini

A questo punto dobbiamo verificare se i mastrini dei conti IVA ACQUISTI ed IVA VENDITE tornano con i conteggi che abbiamo appena visto, ricavati dai registri IVA.

Mastrino IVA ACQUISTI

Il mastrino IVA ACQUISTI (click per ingrandire)

Il mastrino IVA VENDITE

Elaborazione del mastrino IVA VENDITE (click per ingrandire)

Effettivamente (come deve essere se nella contabilità non ci sono errori) il calcolo dell’IVA nei mastrini è coincidente con quello della liquidazione. A questo punto, avendo un risultato di IVA a debito, dobbiamo regolarmente effettuare il versamento entro i termini previsti, in questo caso entro il 16 Febbraio.

Registrazione del pagamento a mezzo F24

Per fare questo dobbiamo provvedere alla compilazione del modello F24 ed al suo pagamento presso la nostra banca. Vediamo ora questa operazione come deve essere rilevata nella contabilità.

La prima operazione da fare è quella di ‘svuotare’ i conti IVA ACQUISTI e IVA VENDITE portando i due importi in Dare e Avere nel conto IVA CONTO ERARIO. Vediamo la registrazione:

ContoDareAvere
IVA ACQUISTI€92,40
IVA CONTO ERARIO92,40
IVA VENDITE€735,00
IVA CONTO ERARIO€735,00

Vediamo la stessa registrazione in Amica Contabilità:

Registrazione contabile di giroconto a IVA CONTO ERARIO

Registrazione contabile di giroconto a IVA CONTO ERARIO (click per ingrandire)

Ora rivediamo i tre mastrini coinvolti per verificare il corretto giroconto tra i tre conti coinvolti:

Mastrino IVA ACQUISTI

Mastrino IVA ACQUISTI dopo il giroconto (click per ingrandire)

Mastrino IVA VENDITE

Mastrino IVA VENDITE dopo il giroconto (click per ingrandire)

Mastrino IVA CONTO ERARIO

La situazione del mastrino IVA CONTO ERARIO a questo punto (click per ingrandire)

Come possiamo notare i due conti IVA ACQUISTI ed IVA VENDITE sono stati svuotati a favore del conto IVA CONTO ERARIO, che adesso presenta un saldo in Avere per €642,60 che è esattamente la cifra da versare per liquidare l’IVA di Gennaio. Dopo aver effettuato il pagamento con il modello F24, vediamo la relativa registrazione contabile che chiude definitivamente il ciclo dell’IVA a debito per il mese di Gennaio:

ContoDareAvere
IVA CONTO ERARIO€642,60
BANCA€642,60

E l’equivalente registrazione in Amica:

Pagamento liquidazione IVA

La registrazione contabile relativo al pagamento della liquidazione periodica IVA (click per ingrandire)

A questo punto il conto IVA CONTO ERARIO viene azzerato poiché il nostro debito è stato estinto.

Nel caso il mese si fosse chiuso con un credito IVA anziché con un debito, si sarebbe fatto comunque il giroconto dai conti IVA ACQUISTI e IVA VENDITE al conto IVA CONTO ERARIO ma, ovviamente, non si sarebbe fatto alcun versamento. Il saldo Dare del conto sarebbe rimasto fermo nel conto fino al mese successivo, nel quale avrebbe contribuito al calcolo del nuovo debito/credito.

Appuntamento al prossimo articolo, nel quale tratteremo la registrazione delle fatture professionisti e il versamento delle ritenute di acconto trattenute come sostituto di imposta.

 

Stefano Gardini

Co-Fondatore e Amministratore di CIR 2000 e della linea di software gestionali Amica.

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25 commenti su “La Liquidazione Periodica IVA in pratica”

    Nino7 Maggio 2013 / Rispondi

    Mi sia permesso sottoporvi il mio quesito.
    Nel Marzo del 2011 lo scrivente, in veste di rappresentante legale della sorella, attualmente deceduta, ha rilevato l’attrezzatura di un bar, il cui immobile era di proprietà della sorella medesima.
    Con scrittura privata vennero stabilite le modalità di pagamento così come le relative scadenze.
    Il venditore nel frattempo, non essendo più titolare di partita IVA stante la cessata attività, si rifiuta di rilasciare regolare fattura relativamente alle ultime quote di pagamento con scadenza il 31 Marzo 2014 mentre avanza invece, con insistenza, la richiesta di essere liquidato irregolarmente.
    Ora, in merito a quanto sopra esposto, Vi chiedo se mi sia possibile emettere un’auto fattura, con quali modalità e con quale modulistica.
    Ringrazio sentitamente
    Nino

      Stefano Gardini8 Maggio 2013 / Rispondi

      La questione è particolarmente complessa e non mi sento di entrare nel merito senza uno studio accurato (con risvolti anche legali altre che fiscali). Le consiglio di rivolgersi ad un buon consulente che studi bene il caso e le dia una consulenza a ragion veduta. Purtroppo trattandosi di questione particolarissima esula dagli intenti di questo blog.

    Mattia8 Agosto 2013 / Rispondi

    Buonasera, complimenti per il sito! Ho una domanda da porre. Se Ho un’attività (macelleria) e il calcolo di IVA trimestrale è basato tutto sul 10%,nel caso di acquisto di prodotti con IVA al 20%(prodotti che acquisto ma nn vendo ad esempio detersivo) devo includere questi prodotti nel calcolo IVA trimestrale o no?

      Stefano Gardini5 Settembre 2013 / Rispondi

      Certo, l’iva su tutti gli acquisti va regolarmente detratta dal monte iva a debito generata dalle vendite.

    nicola29 Dicembre 2013 / Rispondi

    Salve,
    volevo sapere se anche sulle note credito (a storno parziale o totale di una fattura errata nell’imponibile), va riportata la dicitura “iva per cassa” non essendo a tutti gli effetti la n.c. una fattura.
    Inoltre se un pagamento ricevuto nel secondo trimestre non viene registrato (avendo comunque emesso e registrato regolarmente la fattura di vendita col regime di iva ad esigibilità differita), si commette reato?se si, perché..dato che l’Erario riscuote l’iva dopo un anno dall’emissione della stessa indipendentemente se la fattura è stata saldata o meno?
    Grazie.

      Stefano Gardini31 Dicembre 2013 / Rispondi

      Sì la dicitura va riportata anche sulla nota di credito. La mancata registrazione del pagamento non è reato (nel senso penale del termine) ma rappresenta comunque un ritardo nel versamento dell’iva che va corretto facendo un versamento con ravvedimento pagando sanzione ed interessi dalla data in cui si sarebbe dovuto fare il versamento alla data in cui lo si è effettivamente fatto.

    Alessandro8 Novembre 2014 / Rispondi

    mi sono accorto che dovevo versare l’iva mensilmente, ma ho fatto i versamenti trimestralie.
    cosa posso fare per regolarizzare la posizione?
    posso compensare i codici 6031 e 6032 con i codici 6001/6002/6003 ecc?
    grazie

      Stefano Gardini8 Novembre 2014 / Rispondi

      Ravvedendo il tutto in dichiarazione annuale e versando quanto dovuto con le relative sanzioni ed interessi.

    Filippo18 Febbraio 2015 / Rispondi

    Sono alle prime armi in contabilità, quindi vorrei porre una domanda forse stupida. Una volta eseguito il giroconto dell’Iva vendite e iva acquisti a Erario c/iva, in realtà quest’ultimo non rileva l’importo da versare in quanto su iva acquisti il mastrino riporta il totale iva compresa quella indetraibile. Pertanto che tipo di scritture dovrei fare? Forse sono un po confuso ma ho bisogno di chiarimenti. Grazie.

      Stefano Gardini19 Febbraio 2015 / Rispondi

      Quando si fa la registrazione della fattura ricevuta la quota iva indetraibile va messa a costo, in questo modo nell’iva c/acquisti va solo l’iva detraibile.

        Filippo26 Febbraio 2015 / Rispondi

        Altro argomento, come registro il maxi canone e le spese istruttoria di un leasing su macchina operatrice? Posso avere un esempio di scritture?
        Grazie.

          Stefano Gardini27 Febbraio 2015 / Rispondi

          Il maxi canone come un canone di leasing, non cambia nulla solo l’importo. Le spese come spese varie o addirittura spese bancarie, se non hai un conto apposito per le spese di leasing.

    Fabio7 Maggio 2015 / Rispondi

    Buona sera io a febbraio di quest’anno ho ceduto la mia attività di bar aperto nel dicembre 2013 ,visto che nel primo anno di attività non avrei dovuto pagare tasse volevo sapere se sono in credito o debito di iva?
    grazie Fabio

      Stefano Gardini8 Maggio 2015 / Rispondi

      Detto così è un po’ difficile da capire, bisogna edere la contabilità ed il regime fiscale nel quale la tua attività è stata. Cosa intendi dire con ‘nel primo anno di attività non avrei dovuto pagare tasse’ mi suona molto oscura, non ci sono regimi fiscali che nel primo anno permettono di non pagare tasse in Italia.

    SARA24 Maggio 2015 / Rispondi

    Ciao volevo sapere quando possiamo chiudere i crediti v/ clienti non incassati e se ci sono dei limiti di tempo e importi.Che conto utilizzo? Grazie

      Stefano Gardini25 Maggio 2015 / Rispondi

      Per chiudere i crediti verso clienti ci vuole la ‘prova’ che non siano incassabili. Vanno poi girati a sopravvenienze passive.

    filippo3 Settembre 2015 / Rispondi

    Ho delle difficoltà per la rilevazione delle imposte IRES E IRAP e il loro pagamento. Che tipo di scritture devo fare? Ho un pò di confusione.
    Grazie.

      Stefano Gardini3 Settembre 2015 / Rispondi

      Per la rilevazione delle imposte:
      Ires Corrente in dare nel conto economico
      Debiti tributari – IRES in avere nello stato patrimoniale

      Per il pagamento:
      Banca in Avere nello stato patrimoniale
      Debiti tributari – IRES in dare nello stato patrimoniale

      Per IRAP stesso concetto.

    LORY15 Maggio 2016 / Rispondi

    Innanzitutto complimenti per la chiarezza e semplicità espositiva. A proposito di liquidazione IVA avrei un quesito. Io chiudo il 1 trimestre a credito (es €150,00) e il secondo trimestre a debito (es. €. 210,00) versando un importo più basso perché utilizzo il credito del trimestre precedente (€. 60,00), quali registrazioni devo effettuare in contabilità nel 2 trimestre? Grazie mille.

      Stefano Gardini17 Maggio 2016 / Rispondi

      Poichè il conto iva c/Erario segnalerà un debito di € 60,00 la registrazione sarà Iva C/Erario in dare per 60 euro e banca (saldo F24)in avere per 60 euro.

    GIUSEPPE11 Luglio 2016 / Rispondi

    Salve.

    Volevo porre un mio stupidissimo dubbio: sto registrando alcune fatture di acquisto e sono già a credito; non mi converrebbe registrare le altre fatture di acquisto il mese prossimo( avendo tutto l’anno), cosicchè il mese prossimo avrò più probabilità di essere di nuovo a credito e non dover fare tutte le formalità per pagare l’f24?
    Oppure in ogni caso la liquidazione successiva partirebbe già a credito nel momento in cui registro tutte le fatture di acquisto adesso?

    GRAZIE MILLE.

      Stefano Gardini11 Luglio 2016 / Rispondi

      Il credito te lo riporti su periodo successivo quindi nessun problema a registrarle correttamente subito.

        GIUSEPPE13 Luglio 2016 / Rispondi

        Grazie mille! 🙂

    vittorio2 Settembre 2019 / Rispondi

    Nella prova del gestionale amica, in liquidazione iva trimestrale il programma non calcolava, sommava e non stampava sul registro designato l’ interesse dell 1% sul saldo a debito del periodo. Volevo chiedere se ora avete provveduto a completare questa necessità e se e come vengono fatti i file telematici sia per l’ esterometro che per l’ Iva da mandare all’ Agenzia delle Entrate.
    Grazie attendo

      Stefano Gardini6 Settembre 2019 / Rispondi

      Amica non calcola (e non verrà calcolato) l’1% di extra da inserire nel pagamento F24, lo farete voi di volta in volta. L’esterometro è presente è può essere compilato, è la voce ‘spesometro’ già presente in quanto è completamente compatibile. Non iene invece realizzato il file telematico per la liquidazione iva poichè si tratta di pochi dati e possono essere facilmente inseriti nelll’applicazione di Agenzia Entrate.

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