8. Autofattura

Proseguiamo la nostra analisi sulle tipologie di documenti di cui possiamo avere la necessità nella nostra gestione aziendale. Abbiamo visto come colui che presta un servizio o vende merce ha l’obbligo di emettere uno o più documenti di rilievo fiscale. In questo capitolo vediamo un caso speciale, quello in cui è il soggetto stesso che acquista il bene (o riceve la prestazione) ad emettere un documento comprovante l’operazione. In questi casi il documento prende il nome di autofattura: una fattura che l’imprenditore (o il professionista) emette nei confronti di se stesso.

L’autofattura sostituisce la fattura, quindi in questi casi il venditore/prestatore del servizio non emetterà alcun documento. Dal punto di vista pratico è identica a una normale fattura, solo che destinatario e mittente sono la tessa persona, fisica o giuridica. Resta inteso che l’autofattura deve essere emessa solo nei casi espressamente previsti dalla legge, che vediamo subito di analizzare e capire meglio.

8.1. Quando emettere Autofattura

Vediamo i principali casi previsti dalla normativa nei quali occorre procedere all’emissione dell’autofattura:

8.1.1. Autofattura per omaggi

I beni possono essere ceduti a titolo di Omaggio o cessione a titolo gratuito (sottostando alle normative fiscali che li regolano) senza emissione di fattura solo se l’importo è di valore inferiore a €25,82. Nel caso l’importo dell’omaggio sia di valore superiore l’imprenditore può optare per alcune alternative:

  1. Emettere fattura, qualora intenda esercitare la rivalsa dell’IVA nei confronti del cliente a cui ha fatto l’omaggio;
  2. Emettere autofattura qualora, come quasi sempre accade, non si eserciti la rivalsa dell’IVA;
  3. Registrare l’omaggio nel Registro degli Omaggi.

8.1.2. Autofattura per autoconsumo

L’autoconsumo si verifica quando alcuni beni o materiali di consumo dell’azienda vanno a far parte del consumo personale o familiare dell’imprenditore, oppure nei casi di “svuotamento” dell’impresa per cessazione attività. Poiché queste operazioni sono soggette ad imposizione IVA, deve essere emessa autofattura per gli importi dei beni utilizzati al di fuori delle finalità d’impresa. Ad esempio se l’impresa cessa l’attività tutti i beni in suo possesso e non ceduti a terzi devono essere “girati” all’imprenditore ed auto fatturati al valore del prezzo di acquisto/di mercato oppure dei residui di bilancio (ammortamenti).

8.1.3. Autofattura per acquisti da non residenti

Occorre emettere autofattura qualora siano acquistati beni o servizi da un fornitore che non ha in Italia una stabile organizzazione o un rappresentante (con l’eccezione di quando l’IVA risulti già da bolletta doganale). E’ questo il caso della cosiddetta fatturazione in Reverse Charge, che è sempre da applicare per acquisti Intracomunitari da aziende senza stabile organizzazione o rappresentante fiscale in Italia. Il prossimo capitolo sarà dedicato a questo ampio ed interessante argomento.

8.1.4. Autofattura-Denuncia

Un caso molto speciale è quello rappresentato dalla cosiddetta Autofattura-Denuncia. Se dopo 4 mesi dal compimento di una operazione rilevante ai fini IVA non si riceve la relativa fattura si rende necessario emettere autofattura in duplice copia. Dovranno essere esposti tutti gli elementi della fattura così come la si sarebbe dovuta ricevere e la si dovrà presentare, entro 30 giorni (quindi entro 5 mesi dall’operazione), al’Ufficio IVA di competenza. La stessa procedura deve essere seguita nel caso in cui si riceva una fattura irregolare (è questa l’unica ipotesi nella quale una fattura e un’autofattura documentano la medesima operazione). In questo caso però l’autofattura deve essere presentata all’Ufficio IVA entro 15 giorni dalla data della registrazione.

8.1.5. Altri casi di Autofattura

Altri casi meno frequenti, ma comunque da tenere in considerazione sono: - Autofattura per acquisti da produttori agricoli o ittici in regime di esonero; - Autofattura per acquisti di rottami, carta da macero, ecc.; - Autofattura per acquisti di oro o argento industriale.

8.2. Domande Frequenti

  1. Ho una domanda da fare: avendo un negozio di alimentari come posso scaricare dalla giacenza di magazzino la merce che consumo per la mia famiglia?

    Risposta Va fatta autofattura per autoconsumo al prezzo di costo delle merci.

  2. Sono titolare di una concessionaria di auto e officina annessa. Ho acquistato dei pezzi di ricambio (tra cui alcuni pezzi per la mia auto privata successivamente utilizzati). devo emetter autofattura per ‘scaricare’ tali pezzi utilizzati. Sulla fattura originaria è stato applicato uno sconto: devo tener conto anche di tale sconto sull’autofattura o meno?

    Risposta Sì l’autofattura per uso personale va fatta ad un prezzo non inferiore al prezzo di acquisto (per convenienza al prezzo di acquisto, salvo voler pagare tasse sull’autoconsumo. Possono quindi essere inclusi tutti gli sconti applicati all’acquisto per il corretto calcolo del prezzo.